Moonbase è un gioco gestionale di Fabio Lopiano e Nestore Mangone, in fase di prototipo lo abbiamo provato in Ludoverse con l’autore Lopiano.
Qualche sabato fa’ abbiamo avuto il piacere di ospitare Fabio presso la nostra associazione. Oltre a diversi suoi titoli in gioco ci siamo concentrati sul suo nuovo prototipo, Moonbase.
In questo gioco, progettato assieme a Nestore Mangone, l’autore, partendo dalla tematica riguardante il cratere lunare Shackelton e tutti i progetti delle agenzie spaziali a riguardo, ha creato un gioco dove le meccaniche fossero funzionali e tematizzate con l’ambientazione che si ispira in particolare al programma Artemis riguardante proprio la creazione di una base permanente sulla Luna nei prossimi anni.
Il gioco è composto da tre round dove i giocatori interpretano una delle quattro agenzie spaziali disponibili, ESA, NSA, Jaxa e CSA.
Queste agenzie, scelte all’inizio, daranno ai giocatori delle abilità speciali, rendendo il gioco leggermente asimmetrico.
Ad inizio round, in base all’ordine di turno, tutti i giocatori selezioneranno una carta che garantirà degli astronauti e delle risorse oltre a impostare l’ordine di turno per il round prossimo ad iniziare.
Nei tre round ogni agenzia si alternerà in ordine di turno nel piazzamento di un astronauta per svolgere un’azione.
Gli astronauti, di diversi colori, sono specializzati in una determinata azione e se usati per quella garantiscono un bonus. Possono essere però anche piazzati per altre azioni senza ricevere questi bonus.
Le azioni principali del gioco sono 3:
- Costruzione edifici
- Progetti di ricerca
- Azioni sul campo
Inoltre sono possibili le azioni di raccolta materiali e monete piazzando i lavoratori attorno al tabellone e fornendo una piccola retribuzione agli avversari in maggioranza su quella riga.
Sul tabellone si andranno a creare maggioranze a seconda degli edifici piazzati, i nuovi edifici si potranno piazzare però solo se alimentati dai nuovi pannelli solari che posti sulla cresta del cratere garantiranno punti e monete per chi li costruirà e genereranno energia per tutti, che servirà a sostenere i progetti di ricerca.
I progetti disponibili variano di partita in partita, cosi come anche le azioni disponibili. Ci sono diversi setup che permettono al gioco di avere una buona variabilità cambiando le strategie dei giocatori di partita in partita.
I giocatori dispongono anche di una plancia personale, qui sono presenti gli edifici da porre sul tabellone, su di essa sono presenti degli spazi alloggio per poter ospitare gli astronauti a fine turno e piazzare gli edifici fornirà ai giocatori bonus istantanei o rendite di fine round.
Una volta terminato il turno di tutti i giocatori si passa ad una fase di rendita e ripristino. I giocatori dopo aver riscattato dal tabellone gli astronauti che sono stati piazzati, attraverso un sistema di maggioranze di edifici, li piazzeranno sulla propria plancia e faranno punti, monete e risorse in base ai propri alloggi e alle carte sviluppate.
Dopo aver fatto un ripristino delle azioni si inizia quindi con il nuovo round.
Durante la partita sono presenti anche degli obiettivi con diverse sezioni ad uso esclusivo del primo giocatore che li raggiunge.
Il gioco è molto impegnativo ed in quattro giocatori la durata è stata di circa 3 ore. C’è da dire che però era la prima partita per quasi tutti, credo che dalla seconda partita la durata scende di almeno 30 minuti.
Inoltre il gioco restituisce tanto del tempo speso, è complesso nelle scelte e nella gestione ma lineare nello svolgimento e senza troppi micro-dettagli. Non ho trovato ripetitività nei turni e neanche troppi momenti morti fuori turno.
L’interazione, sebbene indiretta, l’ho trovata appagante.
Ho apprezzato sia le meccaniche di piazzamento e maggioranza che le piccole interazioni che danno vantaggi agli avversari.
Riguardo a grafica e ergonomia di gioco non posso ancora esprimermi in quanto la versione provata è ancora acerba e sicuramente ci lavoreranno molto sopra.
Penso che gli autori lavoreranno ancora per affinare il bilanciamento delle carte progetto e le abilità delle fazioni ma già così il gioco risulta estremamente concreto e sfidante.
Ringrazio ancora una volta Fabio per la giornata e l’opportunità di provare questo titolo.